BUCA DEL CORNO - ENTRATICO


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Dell'Olio L.turismo - 5

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Leggende e folclore

Una leggenda che viene citata spesso dagli abitanti del luogo a chi si accinge ad entrare nella grotta, con notevole serietà e un pizzico di paura, è quella spaventosa dei due frati che si erano avventurati nella grotta e non si erano più visti uscire, perché sembra che questi siano precipitati in un profondissimo buco apertosi ai loro piedi; l'oratore faceva risalire questa leggenda ad almeno quattro generazioni e oltre. Altra gente diceva che chiunque entrasse nel Bus delle Sgrignapole veniva assalito da migliaia di pipistrelli, se non moriva subito e riusciva ad uscirne, moriva per cause tra atroci dolori e malattie. Altra leggenda, stavolta comune a molte altre grotte, era che la grotta del Buco del Corno arrivasse addirittura sul lago d'Iseo, precisamente Sarnico. Se questo fosse vero la grotta sarebbe da annoverare tra le più lunghe d'Italia.


Situazione turistica

Per il Buco del Corno il 1983 risulta un anno importante, per volere della Giunta Comunale; con il sindaco signor Mazza si procede ad apprezzare turisticamente questa grotta, su progetto del geometra Trapletti e con la consulenza tecnica del Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole si danno si danno il via ai lavori. Si sistemano i sentieri che dal paese di Entratico portano la grotta; il prato il boschetto dove è ubicato il complesso ipogeo viene cinto da una rustica palizzata, nel prato vengono sistemati dei tavolini e delle panche in pietra, viene pure costruito un caminetto aperto per le grigliate, viene costruita la fontanella, si procede pure alla misura di una rete di protezione sopra la grotta (unico punto pericoloso nel boschetto), viene costruito un ponticello (sempre in tronchi) che permette il superamento del corso d'acqua che fuoriesce dalla grotta. Viene sistemata una cancellata sull'ingresso principale e un cancello sul meandro secondario, ove viene sistemato il quadro dei comandi elettrici. Il percorso interno viene reso più sicuro e agibile con la costruzione di un sentierino in lastre di pietra greggia non molto connesse tra loro, questo manufatto risulta largo mediamente metri 1,50, vengono collocati dei faretti che rendono molto suggestiva la grotta, si è pure proceduto alla messa in opera di alcune scalette, griglie e ringhiere di sicurezza nei pochi punti pericolosi, la grotta è stata dotata di alcuni cartelli che descrivono il settore che si sta visitando. Il complesso ipogeo dopo questi lavori di adattamento turistico non subisce che piccole alterazioni strutturali, ma in compenso permettono di visitare questa interessante grotta con una certa sicurezza e riportarne poi un bellissimo ricordo.

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Bibliografia

Pavan Mario - Pavan Mirte - Scossiroli Renzo (1953), Il Buco del Corno
Stoppani Antonio (ediz. 1932) "Il Bel Paese ", 19ª serata
Capocaccia Lilia (1968), Anfibi e Rettili
Basezzi Nevio-Luca Dell'Olio (1981) Le grotte preistoriche bergamasche
Nangeroni Giuseppe(1963), Il fenomeno carsico dal territorio del lago d'Iseo
Nangeroni Giuseppe(1977), Appunti sul problema dell'origine dei laghe prealpini italiani
Nangeroni Giuseppe (1979), Il catasto dei laghi alpini italiani
Blas Aritio (1968), Tavole di zoologia (vertebrati)
Cotti Guido (1957), Guida alla ricerca della flora e fauna delle caverne
Polunin Oleg (1974), Guida ai fiori d'Europa
Gerola Marcabruno (1976), Botanica generale sistematica ed ecologica
J.M. Thomas - Domenech (1967), Tavole di botanica
Cornaggia-Castiglioni Ottavio - Pezzoli Enrico (1970) Elementi di corredo dalle sepolture eneolitiche del Buco del Corno di Entratico (Bergamo)

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