La storica cavità, nota con il nome di «Buca del Corno», ha da sempre rivestito nel territorio un ruolo molto importante, da semplice riparo e luogo sacro nell’antichità, a interessantissima fonte di notevoli spunti geologici, archeologici, paleontologici e naturalistici, nell’ultimo cinquantennio. Parallelamente all’aumentata importanza che sembrava sempre più rivestire da un punto di vista scientifico, negli anni si è affiancato un nuovo interesse, teso alla valorizzazione turistica del sito, soprattutto ad opera di un gruppo di volontari (il Gruppo Guide) che, dagli anni ‘90 ha sviluppato e coordinato, in concerto con l’amministrazione comunale, un servizio di visite guidate alla grotta. La passione con cui questa attività veniva portata avanti con successo diventava sempre più motore primo di nuove iniziative di valorizzazione e consentiva una divulgazione anche di stampo didattico. Nella cavità, non particolarmente ricca in sfarzose concrezioni, vengono valorizzate enormemente le sue splendide morfologie non tanto sotto il profilo estetico quanto in riferimento al fenomeno, molto particolare, che si suppone debba averle generate.
La grotta presenta dei grandi ambienti, con svariate diramazioni, e spunti affascinanti soprattutto relativamente al suo fenomeno speleogenetico, a tratti piuttosto complesso. Inoltre è «attiva», cioè è percorsa da un corso d’acqua che può raggiungere discrete portate in caso di abbondanti precipitazioni.
Il corso d’acqua si riversa nella cavità da un enorme inghiottitoio, non visitabile perché sito in terreno privato oltre i confini del parco. In tale frangente, la visita alla cavità risulta ancora più affascinante, visto che dai tanti arrivi laterali si attivano dei piccoli corsi d’acqua che si riversano nella condotta principale, che é di dimensioni notevoli. L’ambiente sotterraneo è ricco di vita che è sostenuta principalmente dal corso d’acqua che dall’esterno veicola tutto il materiale organico presente in superficie, sostenendo la nutrita fauna sotterranea, sia troglofila che troglobia, che abita stabilmente nella Buca del Corno.
Presso la Sala Civica consiliare, negli orari previsti di apertura, è possibile osservare l’opera aggiornata e in originale realizzata dall’Associazione Sebynica. Si tratta di un plastico che riproduce fedelmente l’ambiente esterno alla grotta, mostrando in 3D il suo sviluppo completo in pianta e la sua effettiva altimetria (dislivello). La visita poi viene consigliata perché, in tale sede c’è un autentico capolavoro ligneo, cioè la bella Cattedrale in Miniatura di Giovan Battista Mutti. Questo monumento in scala, è la fedele riproduzione di una cattedrale, comprendente anche gli elementi architettonici e di arredo interni: altari, coro, banchi, paramenti e affreschi.
Nel mese di maggio 2014, la Fondazione Comunità Bergamasca ONLUS, il Comune di Entratico e il Lions Club sezione Val Calepio e Val Cavallina, cofinanziavano un progetto di valorizzazione, proposto dall’Assocazione Sebynica, una realtà locale composta da appassionati speleologi. Il progetto ha previsto la creazione di un rinnovato percorso turistico/didattico, con diversi punti sosta presso i quali sono stati posizionati nuovi pannelli informativi che, tramite testi e immagini, accompagnano il visitatore in un autentico viaggio nel particolarissimo fenomeno locale.
1. Il Bosco di Entratico 2. Il Territorio della Buca del Corno 3. L’Approccio Speleologico 4. Il rilievo topografico della Buca del Corno 5. Sala Altare: le Emergenze Archeologiche 6. Speleogenesi: la visione dello speleologo 7. Speleogenesi: le sculture della grotta 8. Speleogenesi: fossili e gallerie freatiche 9. Speleogenesi: la Sala del Vortice 10. Biospeleologia: i Troglobi 11. Biospeleologia: i Troglofili 12. La Frana Terminale: frontiere esplorative
Fuori dalla cavità, un parco ben attrezzato con tavoli e griglie per barbecue, consente di godere della tranquillità della natura prima o dopo la visita alla grotta. E’ uno spazio ideale per scolaresche, gruppi e famiglie: un’oasi fresca e riposante a pochi minuti dalla Strada Statale 42 che sale da Bergamo lungo la Val Cavallina.
Il servizio di visita guidata è svolto sia dal Gruppo Guide Volontarie del Comune che dai soci dell’Associazione Sebynica. All’ingresso della cavità sarà presente un incaricato del Comune che fornirà tutte le indicazioni per la visita. In caso di condizioni di forte maltempo, le visite non vengono effettuate. Per ulteriori informazioni, si consiglia di visitare il sito www.sebynica.com
La grotta si può visitare tutto l’anno su prenotazione contattando:
- il Comune di Entratico (Bg): 035.942021 (orari di ufficio)
338.3801340 (Sig. Maurizio) 339.7896495 (Sig. Fabio)
Grande galleria formata da scorrimento di enormi masse d'acqua a pressione, tipiche di falde acquifere profonde.
Grande galleria formata da scorrimento di enormi masse d'acqua a pressione, tipiche di falde acquifere profonde.
L'ingresso della Buca del Corno, visto dall'interno durante la stagione invernale
L'ingresso della Buca del Corno, visto dall'interno durante la stagione invernale
Le pareti dei cunicoli mettono in evidenza le stratificazioni della roccia calcarea
Le pareti dei cunicoli mettono in evidenza le stratificazioni della roccia calcarea
Sopra la Sala del Vortice ci sono diramazioni ormai fossili di rara bellezza morfologica
Sopra la Sala del Vortice ci sono diramazioni ormai fossili di rara bellezza morfologica
Giochi di luce rendono affascinanti le sezioni delle gallerie
Giochi di luce rendono affascinanti le sezioni delle gallerie
La bella colata concrezionale, alta circa 10 metri, visibile nella prima parte del percorso turistico.
La bella colata concrezionale, alta circa 10 metri, visibile nella prima parte del percorso turistico.
Tipiche "condotte forzate", dove l'acqua scorreva a pieno carico.
Tipiche "condotte forzate", dove l'acqua scorreva a pieno carico
È un anfibio tipico dei boschi e si trova in aree con maggiore umidità. Si può osservare facilmente lungo le pareti della grotta o sui detriti vegetali che vengono trasportati al suo interno.
È un anfibio tipico dei boschi e si trova in aree con maggiore umidità. Si può osservare facilmente lungo le pareti della grotta o sui detriti vegetali che vengono trasportati al suo interno.
A metà percorso, una galleria a forma meandriforme, con belle colate concrezionali.
A metà percorso, una galleria a forma meandriforme, con belle colate concrezionali.
L'ambiente più vasto della grotta, in cui si possono vedere i diversi livelli di scorrimento delle acque e importanti fenomeni di crollo.
L'ambiente più vasto della grotta, in cui si possono vedere i diversi livelli di scorrimento delle acque e importanti fenomeni di crollo.
Cavalletta (Ortottero) che si può osservare in tutta la grotta. Le sue zampe molto allungate indicano adattamento alla vita in grotta.
Cavalletta (Ortottero) che si può osservare in tutta la grotta. Le sue zampe molto allungate indicano adattamento alla vita in grotta.
Esplorazione degli ambienti soprastanti con tecniche speleologiche.
Esplorazione degli ambienti soprastanti con tecniche speleologiche.
Crostaceo isopode completamente depigmentato, che corre lungo le pareti della grotta.
Crostaceo isopode completamente depigmentato, che corre lungo le pareti della grotta.
Buca del Corno - Entratico (BG).
338.3801340 (Sig. Maurizio) 339.7896495 (Sig. Fabio)
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