BUCA DEL CORNO - ENTRATICO

L'acqua nel suo percorso sotterraneo non sceglie vie casuali ma trova nel suolo e nelle innumerevoli discontinuità degli strati rocciosi e nelle sue fratture la strada per penetrare all'interno della montagna svolgendo instancabilmente l'opera di dissoluzione chimica e di erosione fisica. Il risultato è la grotta che vediamo. A determinare le fratture nelle rocce sono stati i fenomeni tettonici che hanno agito sul territorio rendendolo più vulnerabile all'aggressione dei fattori esogeni del modellamento. Il fenomeno carsico appare quindi fortemente congiunto a quello delle deformazioni strutturali delle montagne oltre che, naturalmente, a quello della natura carbonatica delle rocce. Quando l'acqua trova il suo percorso in maniera laminare o lungo una traiettoria del piano di frattura o stratigrafico ecco che la dilatazione del condotto tende a svilupparsi maggiormente lungo una direzione o un piano preferenzale determinandone la forma ovaleggiante.

segue " i meandri" ...

sopra
La galleria principale della grotta conserva in questo tratto la remota forma di una condotta d'acqua in pressione; la roccia appare liscia e priva di incrostazioni; il raccordo curvilineo col pavimento, sgombro da detriti, crea una sezione pressoché circolare.

L'erosione si sviluppa dove l'acqua trova la roccia più tenera, come negli interstrati, oppure lungo le fratture.
L'immagine mostra l'andamento della frattura che guida lo sviluppo delle cavità orientandone la direzione.

L'erosione può svilupparsi anche lungo un giunto di strato che appare più tenero ed aggredibile rispetto alla roccia compatta.

L'erosione della superficie delle pareti ( che hanno l'aspetto a "pelle d'elefante") è avvenuta a carico delle microfratture della roccia che consentono alle molecole d'acque di sviluppare il loro potere solvente.