BUCA DEL CORNO - ENTRATICO

RAMO FOSSILE DELLA FRANA

Il percorso antico, “fossile”, finisce ai piedi di un camino ostruito da una frana.
Sarebbe più corretto dire “inizia qui”, in quanto stiamo percorrendo la grotta in senso contrario a quello dell’acqua che l’ha scavata.
Le ricerche in superficie di indizi morfologici che possono mostrare il punto di collasso del terreno in corrispondenza della frana o la traccia di un paleoalveo che doveva convogliare le acque in questo ramo della grotta, non ha fino ad ora dato frutti.
Le natura ha riplasmato la morfologia delle superfici esterne assecondando le esigenze del nuovo percorso tuttora attivo il cui ingresso è posto ad una cinquantina di metri più a oriente.
La storia della grotta che nella sua evoluzione ha comportato per le acque la scelta di un percorso alternativo ad una quota interiore, pressoché la regola nelle grotte carsiche, è più complicata nella Buca del Corno in quanto a decretare il deciso cambiamento dei percorsi idrici è stato un evento brusco come una frana sebbene quello che doveva diventare l'attuale ramo attivo era da tempo, in maniera più limitata, anch'esso percorso dall'acqua attuando un evidente "cattura" che ha reso asciutto un buon tratto del percorso superiore.
L'Allegrettia pavani è stata trovata per la prima volta all'estremità di questo tratto.



Per approfondimenti su questo coleottero troglobio
Allegrettia pavani Bari C. e Rossi R. 1965



segue "l'intercettazione" presso la Sala del Labirinto

sopra
Il ramo fossile termina nel materiale franato.

sopra
Allegrettia pavani




sotto
L'affacciarsi del ramo fossile a metà parete della sala del Vortice; la foto è stata scattate prima che venisse predisposta la scala metallica che rende agevole l'esplorazione di questo ramo.

a sinistra
Nell'immagine si vede che alla sala del Vortice giugono il ramo fossile, superiore raggiungibile con una scaletta, e quello attivo inferiore in basso a destra.

A sinistra entrambe le immagini si riferiscono al ramo asciutto fossile