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LA GROTTA > VISITA DIDATTICA
DETTA ANCHE DELLE "SGRIGNAPOLE"
ossia, in termini dialettali, dei pipistrelli
La volta a cupola della Sala del Vortice mostra plasticamente l'effetto erosivo delle acque turbinanti. È a quell'altezza che si devono far risalire i primi moti dell'acqua che hanno creato la grotta. Il lungo tempo trascorso si misura indirettamente anche dalla distanza che intercorre tra la volta ed il pavimento e dal volume molto ampio del salone.
L'effetto erosivo che ha perfettamente lisciato la roccia è dovuto a flussi idrici di grande portata possibili sotto climi nettamente più piovosi di quelli attuali con scorrimento di acqua in pressione che periodicamente poteva anche riempire completamente la cavità.
Questa sala maggiore della grotta ha sorpreso visitatori d'ogni tempo. Celestino Colleoni, frate cappuccino, nella sua "Historia quadripartita di Bergamo", osserva giustamente che la grotta è "lunghissima, hor angusta, hor ampia". Riferendosi a questo punto del percorso Maironi da Ponte nel 1782 scrive che per procedere "conviene incurvarsi, piegarsi e ripiegarsi, è superato questo angusto passo si riprenda lo stesso corso di galleria. Il macigno, che qui ha sifattamente ristretto il passo, apparisce distaccato dalla volta superiore, in cui resta il vuoto come di una gran cupola". Il macigno che ostacola l'ingresso alla sala, in realtà, non si è staccato dalla volta ma precipitato dalla parete. La volta pare, infatti, arrotondata quasi tornita dal vorticare delle acque che nelle fasi formative iniziali della grotta dovevano agire a quell'altezza. Il progressivo abbassamento del fondo della grotta operato dall'incessante lavoro dell'acqua seguiva percorsi che sfruttavano punti di debolezza nella roccia, come le fratture.
Nel caso del nostro macigno, esso origina da una protuberanza rocciosa che l'acqua ha intaccato la sua base; il crollo è avvenuto quando sulla roccia a sbalzo la forza di gravità ha prevalso su quella di coesione. Alla grande cavità giungono le due diramazioni, quella superiore "fossile" - più antica - e l'altra inferore "attiva" posta in basso sulla destra.
segue " la Sala della Cascata" ...
sopra
Confluenza nella Sala del Vortice dei rami "fossile" e "attivo"
sotto
Sparuta presenza di pipistrelli nella grotta di Entratico documentata in una foto degli anni '50
Le due immagini rappresentano la volta a cupola ribassata, quasi pianeggiante, della "sala del Vortice". Dopo il lavorio di acque turbinose che hanno roteato nella sala quando ancora non aveva raggiunto tale sviluppo in altezza il soffitto non è stato più intaccato rimanendo anch'esso in un certo senso un soffitto "fossile" .