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LA GEOLOGIA
MINIGLOSSARIO GEOLOGICO
un aiuto per i non specialisti della materia
Ammoniti Sono un gruppo di Molluschi cefalopodi comparsi nel Paleozoico, circa 400 MA or sono ed estinti intorno al Cretaceo Superiore-Paleocene (65,5 Ma). Si tratta di animali marini dotati di una conchiglia esterna composta prevalentemente di carbonato di calcio e di una sostanza organica (la conchiolina). La conchiglia, avvolta a forma di spirale, è suddivisa in diverse camere (fragmo-cono) di cui il mollusco occupava solo l'ultima (camera d'abitazione).
Ammonite di Entratico.
La Valle della Colta ha fornito numerosi fossili di ammoniti raccolti da S. Venzo.
G.Zanzucchi ha studiato approfonditamente questi fossili.
a sinistra
Questo gruppo di molluschi marini estinti viveva in ambienti diversi sviluppando un notevole variabilità di genere e di specie.
a destra
Anatomia di un'ammonite
Anticlinale e sinclinale Sono due tipi curvatura degli strati rocciosi ottenute per compressione lungo una direzione. Nella sinclinale la curvatura degli strati mostra la convessità verso il basso (per erosione di una piega sinclinale gli strati più antichi si trovano all'esterno del suo nucleo, mentre quelli più recenti si trovano verso l'interno). Al contrario, anticlinale è la curvatura degli strati rocciosi con la convessità verso l'alto, in questo caso se la piega fosse erosa gli strati più antichi sono posti in posizione centrale.
Aptici Le strutture nutritive e difensive di una ammonite erano costituite da mascelle e aptici. Gli aptici sono ipotizzati come elementi della mascella inferiore (in posizione normale) e come opercoli (in posizione verticale). Secondo questa ricostruzione, muscoli retrattori fissati alla parte postero-dorsale della camera d'abitazione permettevano all'animale di ritrarre nella conchiglia il capo e contemporaneamente di portare gli aptici in posizione verticale bloccando l'apertura.
Belemniti Le belemniti sono fossili comparsi nel Triassico (225-190 milioni di anni fa) ed estinti nel Cretacico (135-65 milioni di anni fa). Erano cefalopodi marini, lontani parenti di seppie e calamari, che si nutrivano di crostacei e pesci. Delle tre parti che compongono la conchiglia interna di una belemnite il robusto rostro cilindro-conico di 5-10 cm è la struttura che si è fossilizzata più facilmente.
Bioturbazione Con questo termine si intende in sedimentologia il risultato visibile nelle rocce dell'azione degli organismi viventi entro i sedimenti o presso l'interfaccia acqua-sedimento o aria-sedimento. I processi biologici, chimici e fisici conseguenti all'azione di questi organismi possono lasciare il segno, alterare, deformare o distruggere le strutture inorganiche dei sedimenti stessi.
Brachianticlinale Piega anticlinale circolare che è arcuata verso l'alto per compressione lungo due direzioni.
Brachisinclinale Piega sinclinale circolare che è arcuata verso il basso per compressione lungo due direzioni.
Calcarenite È un tipo di roccia sedimentaria clastica, formata da particelle calcaree aventi le dimensioni della sabbia (0,063-2 mm di diametro). Il cemento che unisce le particelle è di solito anch'esso calcareo. I clasti che compongono la calcarenite sono spesso di origine biologica, ovvero fossili di organismi marini, spesso frammenti di gusci di molluschi, alghe o foraminiferi.
Clastico Le rocce sedimentarie clastiche (dal greco klastos: spezzato, rotto, sminuzzato) derivano da sedimenti i cui elementi costitutivi originano a loro volta dall'accumulo di frammenti litici di altre rocce alterate trasportati in genere da agenti esogeni come le acque fluviali, le correnti marine, i venti, ecc. Generalmente le rocce clastiche vengono classificate in base alle dimensioni dei granuli che le compongono. La suddivisione più usata prevede quattro classi; in ogni classe vi è una nomenclatura doppia a seconda che la roccia sia cementata o sciolta:
Conglomerati/ghiaie, con dimensioni dei granuli superiori a 2 mm;
Arenarie/sabbie, diametro dei granuli è fra 0,0625 e 2 mm;
Siltiti/silt, con particelle dal diametro compreso tra 0,0625 e 0,004 mm.;
Argilliti/argille, con particelle minori di 0,004 mm.
Esuttore È un ramo di grotta che sfocia all'esterno ed emette (o emetteva se ramo fossile) acqua proveniente dal reticolo ipogeo.
Faglia A causa delle tensioni indotte dalle spinte orogenetiche le rocce possono comportarsi in maniera "fragile" oppure "duttile". Nel primo caso si forma per frattura una faglia e nel secondo di una piega.
Le rocce fratturate sono interessate da "diaclasi" se, sottoposte ad uno sforzo, le parti rimangono ravvicinate oppure sono "fagliate" se le due parti subiscono degli spostamenti tra di loro lungo un piano di scorrimento detto "piano di faglia". Le faglie possono inoltre essere dirette, inverse o trascorrenti a seconda che gli sforzi agenti lungo la medesima direzione siano di trazione, di compressione o in opposizione lungo direzioni parallele (vedasi lo schema) .
Flysch Il termine "flysch" deriva da una voce dialettale della Svizzera tedesca che significa "china scivolosa". Si tratta di una roccia sedimentaria clastica originatasi durante il sollevamento di una catena montuosa per deposizione sui fondali profondi del mare, attraverso le correnti di torbida, dei materiali di smantellamento dei giovani rilievi. I flysch sono i classici sedimenti torbiditici, costituiti da alternanze cicliche di livelli di arenaria, di argilla o marna e di calcare pelagico, che costituiscono unità stratigrafiche talora di notevole spessore.
Micrite È un calcare formato dalla ricristallizzazione di un fango calcitico costituito da particelle che non superano il diametro di 4 micron.
Selce La selce è una roccia sedimentaria composta quasi esclusivamente di silice (di cui è costituito chimicamente il vetro). Questa roccia si forma per accumulo di resti di organismi a guscio o scheletro siliceo quali radiolari, diatomee e spugne, prendendo il nome di radiolarite o diatomite, oppure per segregazione e accumulo di silice da rocce terrigene e rocce carbonatiche. La selce tende a concentrarsi in lenti compatte e pressoché inattaccabili dagli agenti atmosferici, peculiarità che, insieme all'abbondanza, alla durezza ed alla frattura vetrosa ne hanno fatto il materiale base delle prime industrie litiche della storia umana.
Slumping In geologia con il termine "slump" si indica un processo di accumulo e deformazione di sedimenti plastici derivanti dalla destabilizzazione e dallo smantellamento di un pendio o di una parte di esso. Questo avviene su pendii, di massima sottomarini, a causa di scosse sismiche che innescano il franamento del materiale instabile e plastico che inizierà a muoversi lungo la massima pendenza fino a raggiungere una zona meno acclive per ritrovare riposo. Il materiale, divenuto roccia, conserverà permanentemente l'impronta delle deformazioni subite.
Sovrascorrimento Questo fenomeno è presente nei settori crostali raccorciati dagli sforzi tettonici compressivi dove i piani di faglia sono poco o nulla inclinati. Anche nel territorio di Entratico è presente un sovrascorrimento che, nel suo andamento locale, contorna ad occidente ed a meridione il M. Sega interessando le formazioni fossilifere della Valle della Colta. Generalmente si osserva che a causa del sovrascorrimento alcune rocce più antiche vengono a trovarsi sovrapposte a rocce più recenti.
Torbidite La torbidite è un sedimento clastico (sia argilloso che carbonatico) prodotto dalle "correnti di torbida" che sono notevolmente più dense della massa d'acqua in cui si muovono. Ad originare le correnti torbide sono le frane che si staccano dal margine sottomarino delle montagne in sollevamento, spesso partendo dalla foci dei fiumi continentali per poi convogliarsi in canyon sottomarini; al diminuire della pendenza le correnti perdono progressivamente velocità e capacità di carico, deponendo gradualmente i sedimenti a partire da quelli più grossolani (ghiaia e sabbia grossolana) al piede della scarpata continentale fino alle frazioni più minute (sabbia fine, silt, argilla) nella più estesa piana sottomarina.