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LA GROTTA > VISITA DIDATTICA
Il ramo attivo ha una storia curiosa, anche più interessante del ramo fossile descritta più avanti nel quale un evento franoso ha definitivamente posto fine allo scorrimento delle acque. Anche in questo tratto è accaduto un crollo ed i grossi massi, incastrati, incombono ancora oggi dalla volta del tratto finale, in questo caso l'acqua ha però trovato un varco alternativo per continuare a scorrere in questo ramo.
Va osservato che l'attuale tratto attivo della grotta arriva da tempo iniziato a catturare le acque che transitavano lungo il percorso antico, ossia ancor prima che una frana lo inaridisse completamente.
Il motivo termina in quella che è stata denominata la Sala delle Salamandre che possono vivere grazie ai detriti organici che costituiscono la base alimentare anche per tutta il resto della fauna troglobia e troglossena.
Lo schema riportato (in alto la "pianta" in basso la "sezione") ricostruisce in tre fasi l'evoluzione della parte iniziale del ramo attivo a partire dalla profonda dolina con inghiottitoio.
a) il ramo attivo è alimentato dalle acque che transitavano sul fondo di una cavità superiore ora scomparsa o per lo meno scoperchiata (secondo questa ipotesi la grotta doveva essere molto più estesa sviluppandosi in un rilievo demolito dall'erosione).
b) il crollo della volta della cavità superiore ostruisce il primitivo canale di deflusso delle acque che tuttavia trovano un percorso alternativo posto lateralmente il più in alto..
c) Col tempo il nuovo percorso viene ingrandito nelle sue dimensioni diventando più largo e profondo.
Le acque che attualmente scorrono nella grotta per la maggior parte provengono da questo tratto che ha uno sfogo esterno accessibile con notevole difficoltà in quanto si tratta di risalire (o scendere) un pozzo avente uno sviluppo in altezza di 8 m, sulla volta del quale si apre un piccolo foro che immette in un cunicolo orizzontale, sfociante alla base del grande pozzo assorbente.
La piccola cavità raggiungibile con la scaletta è il percorso "fossile" del ramo attualmente attivo che ha ampliato in tutte le direzioni le sue dimensioni. In concomitanza dei nubufragi una cascata d'acqua precipita dall'alto della cavità da un ingresso possibile con tecnica alpinistica che conduce alla base della dolina.
a sinistra
Della volta del tratto finale del ramo attivo precipita, in occasione dei nubifragi, una fragorosa cascata d'acqua.
a destra
La volta della saletta è costituita da un incastro di macigni franati dalla volta di una cavità superiore, ora scoperchiata, indicata come inghiottitoio della dolina.
SALA DELLE SALAMANDRE
Con la stessa fantasiosità che contraddistingue gli arrampicatori nel dare il nome alle loro "vie" in questo caso gli speleologi hanno battezzato "sala delle salamandre" il luogo dove hanno spesso incontrato questo innocuo anfibio. Qui le acque sono sempre presenti, anche nei periodi siccitosi, creando le condizioni necessarie per la vita dei piccoli e inconfondibili anfibi maculati di giallo.
segue " il ramo fossile"